Premio don Francesco Mottola – Giornata memorabile

TROPEA – Una giornata intensa e memorabile, è stata quella del 29 giugno durante la quale si è fatta memoria del venerabile don Francesco Mottola, che proprio il 29 giugno del 1969, pronunciando le sue ultime parole «Eccomi. Eccomi tutto», tornò alla casa del Padre. Una data importante, perché ha segnato i cinquant’anni dalla sua scomparsa ed è per questo che l’anno è stato dichiarato anno giubilare in suo onore.  La Fondazione don Mottola, oggi presieduta da Paolo Martino, porta avanti il Premio a lui dedicato consegnandolo ai prescelti proprio il 29 giugno di ogni anno. La manifestazione di consegna è avvenuta presso il Centro Culturale, dove il club degli artisti La Fenice ha allestito per l’occasione una mostra di dipinti su don Mottola eseguiti dai soci. Ha dato il via il presidente Martino che ha parlato della Fondazione e del premio, sottolineando che questa del 2019 è la trentesima, e viene consegnato a «singole persone, enti e associazioni che si siano particolarmente distinti nell’attività di carità, formazione umana, culturale, sociale e civile con spirito di servizio e nell’ottica della promozione dei diritti e della dignità della persona”.  Premia inoltre una tesi di dottorato o di laurea discussa negli ultimi cinque anni in una Università italiana o estera sull’opera del Venerabile Don Mottola oppure sulla storia della Chiesa calabrese».

La parola è passata al vice sindaco Roberto Scalfari che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e il suo personale compiacimento per la straordinaria figura di don Mottola. Sono seguiti i saluti di don Ignazio Toraldo di Francia, parroco della concattedrale, che ha sottolineato i tanti insegnamenti del santo sacerdote tropeano che, tra l’altro, è sempre in mezzo a noi.  Don Sergio Meligrana, parroco di S. Pietro Apostolo in Drapia e presidente della Fondazione della Carità, ha parlato del senso delle celebrazioni per il cinquantesimo della morte di don Mottola. Celebrazioni, grazie alle quali la figura del sacerdote viene conosciuta da molti altri fedeli ed ha ricordato il periodo giubilare che ha portato in città un numero considerevole di persone. E poi la tante manifestazioni tra le quali i concorsi nelle scuole a lui dedicati. Il tutto anche in attesa che Roma si pronunci sul presunto miracolo e lo proclami beato.

Si è poi passato alla proclamazione dei vincitori e alla premiazione. Il Comitato del premio ha scelto di premiare il Coro polifonico don Giosuè Macrì, presieduto da Paolo Ceraso e diretto dal maestro Vincenzo Laganà; mentre per la tesi, il lavoro di don Giovanni Giordano, oggi parroco a Reggio Calabria.

A consegnare le targhe sono stati il vice sindaco Scalfari e don Francesco Sicari, mentre il presidente Martino ha consegnato, ad entrambi i premiati, il premio in denaro.

Ceraso, nel ringraziare, si è soffermato sull’Oratorio sacro, ricordando i vari momenti, anche quelli di sconforto durante la preparazione e mettendo in evidenza la fiducia e l’amore che sia lui, quanto il maestro Laganà, nutrono verso il Venerabile. In ogni difficoltà, il pensiero va a lui: «se don Mottola voli…» si dicono. Laganà ha aggiunto un ringraziamento a tutti i coristi, ai loro maestri, ai numerosi maestri d’Orchestra, ai solisti e «all’Istituto delle Oblate di Tropea che fin dall’inizio hanno creduto nella valenza di quest’opera».

Impossibilitato ad essere presente, la tesi di don Giordano è stata illustrata dall’oblata Liliana Vita. Ha ritirato il premio Antonella Siclari che ha letto un messaggio del sacerdote.

Il Comitato del premio, inoltre, ha consegnato un attestato di benemerenza a Carlo De Biase e Paola Corneli per l’intensa produzione documentaristica sulla vita di don Mottola.

La giornata è proseguita in cattedrale dove è stata celebrata una messa solenne dal vescovo mons. Luigi Renzo. Presenti tantissimi sacerdoti, per il Giubileo sacerdotale, la celebrazione è stata impreziosita dai canti del Coro polifonico don Giosuè Macrì.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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