Inaugurato il Museo civico del mare

In mostra  “Un tesoro in fondo al mare”

TROPEA – E’ stato inaugurato il MuMaT, ovvero il Museo Civico del Mare, che ha sede presso i locali di palazzo  Santa Chiara.

Alla conferenza stampa erano presenti il direttore Francesco Barritta, il responsabile scientifico Giuseppe Carone, il curatore della sezione di Biologia Marina Francesco Florio, il curatore della sezione di Paleontologia Luigi Cotroneo, e ancora Vincenzo Carone, Tommaso Belvedere; per l’amministrazione comunale, presente il presidente del Consiglio comunale Francesco Monteleone, con delega al Turismo.

Ha dato il via Barritta che ha ringraziato le famiglie per il supporto, e poi, ad uno ad uno, tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla creazione e nascita del museo. Da Fabrizio Fabroni a Dario Viccari, Michela Gatti, Elio Paparatti, Mario Vallone, il gruppo di volontari, monsignor Giuseppe Florio, tutti gli amici. Un grazie a Fabrizio Sudano, soprintendente facente funzione, sempre disponibile durante la fase progettuale del museo, ai dipendenti comunali, ai volontari del Servizio civile, ma soprattutto un grazie all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Macrì. Quindi ha citato coloro che stanno dando vita al museo, giorno dopo giorno: Tommaso Belvedere, coordinatore dei servizi di custodia e accoglienza museali; Gino Cotroneo, curatore sezione Paleontologica; Enzo Carone, responsabile Tecnico; Giuseppe Carone, presidente del Gruppo Paleontologico Tropeano e Responsabile Scientifico; Angelo Varola, presidente del comitato scientifico che ha supervisionato e sottoscritto il progetto. Nonché, Francesco Florio  che ha sviluppato «il progetto “Un tesoro in fondo al mare”, basato sui risultati di anni ricerca sul campo, analisi e monitoraggio degli habitat marini del territorio con particolare attenzione ai dati relativi ai vari fattori di perturbazione che gravano sui componenti biotici e abiotici inseriti nel biosistema marino del Tirreno calabrese e che rappresentano il rischio principale su medio periodo a cui tale biosistema è esposto».

Si è poi soffermato sull’idea del museo nata tra il 2011- 2013, con l’amministrazione Vallone, grazie ai Progetti integrati di sviluppo integrato,  per il recupero di palazzo Santa Chiara; nel 2014 vi è stato l’appalto dei lavori, partiti nel 2015 e consegnati nel 2016. Nello stesso anno, il GPT ha presentato un progetto di allestimento e ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’amministrazione Rodolico, con la nascita del museo e l’approvazione di un Regolamento comunale. Dopo il fermo dovuto alla parentesi commissariale, nel novembre 2018, il neoeletto sindaco Macrì ha sposato l’idea supportando concretamente il GPT, fornendo la disponibilità dei locali e garantendo la copertura economica. Quindi Macrì ha nominato il direttore e in seguito le figure di sistema. Dopo una serie di incontri in soprintendenza, è stato inviato il progetto di allestimento al MiBaC. «Dal primo atto formale avvenuto sotto l’amministrazione Macrì – ha aggiunto Barritta – sono passati solo sei mesi: 180 giorni durante i quali i soci del GPT hanno lavorato con passione per raggiungere questo primo, piccolo risultato. Con la mostra fotografica temporanea allestita nella sala di Biologia marina, – ha concluso il direttore – apre ufficialmente al pubblico il MuMaT, che per ora sarà visitabile ogni sabato e domenica dalle 18 alle 21».

Ha quindi preso la parola Monteleone, il quale ha espresso la sua soddisfazione sottolineando che l’evento si sposa in pieno con gli intenti che l’amministrazione sta perseguendo, come quello di ottenere nuovamente le bandiere blu.

Il responsabile scientifico e presidente del  GPT, Carone,  ha affermato che, finalmente, dopo trent’anni, il lavoro del gruppo nel nostro ricco territorio, ha trovato la giusta collocazione, perché si può condividere con tutti. «Si parla della necessità di creare un museo civico dal 1920 – ha aggiunto – e dopo quasi 100 anni, è finalmente realtà». Ed ha aggiunto che quanto prima sarà esposto tanto altro. Luigi Cotroneo, invece, si è soffermato sulla nascita del Gruppo paleontologico tropeano al quale lui ha fattivamente contribuito sin dal 1977 ed ha ricordato Mario Bagnato.

Hanno preso in seguito la parola Florio che ha illustrato la mostra fotografica “Un tesoro in fondo al mare”  e Fabroni, che ha messo a disposizioni il prezioso materiale. Al Museo, gli auguri di Luigi Giffoni.

Vittoria Saccà

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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