Gli alunni del Liceo Scientifico al  Festival Nazionale di Diritto e Letteratura a Palmi

TROPEA – Gli alunni del Liceo Scientifico hanno partecipato al Festival Nazionale di Diritto e Letteratura che si è svolto nella città di Palmi e dedicato al rapporto tra diritto e gioco.

Dal titolo “Alea iacta est”, “Il dado è tratto”, a questa quarta edizione hanno preso parte circa cinquanta alunni delle classi seconde, terze e quarte dello scientifico tropeano. La kermesse, unica nel suo genere in Italia, affronta spinose questioni giuridiche attraverso l’analisi di classici della letteratura.

Il tema di quest’edizione ha proposto l’associazione tra diritto e gioco, prendendo spunto dal  personaggio del romanzo cinquecentesco “Gargantua e Pantagruel” di F. Rabelais.

Ovvero il “buon” giudice Bridoye che aveva deciso le sue quattromila sentenze  proprio affidandosi segretamente al responso dei dadi, sempre confermato in tutti i gradi di impugnazione per la sua profonda equità. Solo dinnanzi ad un ultimo verdetto palesemente infondato e ingiusto, tale criterio verrà smascherato ma non sconfessato: l’errore viene infatti imputato ad un difetto di vista, data la tarda età del giudice.

Dietro la maschera del surreale personaggio rabelaisiano si nasconde una questione estremamente seria che interroga chiunque eserciti la funzione giudicante e si chiede se è possibile prevedere sulla base del diritto chi ha ragione e chi ha torto.

Oppure sarebbe meglio affidarsi agli asettici algoritmi di macchine cibernetiche che estraggono le sentenze a sorte. Come accade presso i futuristici tribunali di “Justice Machines” di J. Charpentier, l’altra opera letteraria cui è legata la scelta tematica del Festival di Palmi.

Sugli inquietanti interrogativi sollevati da entrambi i romanzi gli studenti del Liceo Scientifico hanno avuto l’opportunità di riflettere, oltreché a Palmi, anche in un incontro preparatorio, tenutosi qualche giorno prima dell’evento presso l’Aula Magna dello Scientifico “Fratelli Vianeo”, con Ilario Nasso, impegnato nell’organizzazione del Festival e, soprattutto, giudice presso la sezione Lavoro e Previdenza del Tribunale di Vibo Valentia.

Dopo il saluto istituzionale rivolto dal dirigente dell’Istituto Superiore, Nicolantonio Cutuli, il magistrato, che ha fortemente auspicato tale occasione di confronto con il mondo della scuola, ha anche risposto alle numerose e stimolanti domande degli alunni sul mestiere di giudice: gli ostacoli incontrati nell’esercizio delle sue funzioni presso il Tribunale di Vibo (all’illustre ospite si deve, tra l’altro, la segnalazione al C.S.M. e al Ministero della Giustizia delle proibitive condizioni ambientali di svolgimento delle udienze presso la nuova sede giudiziaria),  la difficoltà di pronunziare sentenze giuste in processi molto complessi con faldoni di migliaia di pagine, la possibilità per un giudice di mettere in discussione l’applicazione di leggi di cui sospetti l’incostituzionalità.

Il magistrato ha inoltre insistentemente rivolto agli alunni l’invito a considerare prezioso il tempo trascorso sui banchi di scuola e a viverlo come momento irripetibile di arricchimento personale, persino, si aggiunge, quando il tema ha a che fare con il gioco dei dadi!

Vittoria

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Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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