Addio a Francesco Piccolo

Grande dolore in città per il triste destino di Francesco Piccolo

TROPEA – Un addio traboccante di dolore quello che la città ha tributato a Francesco Piccolo.

Il concittadino la cui vita si è fermata all’età di 42 anni, mentre era nel pieno del suo vigore. Un brutto incidente sulla strada del Poro gli è stato fatale. La sua perdita è causa di enorme dolore nei suoi affranti genitori che non si danno pace, da papà Domenico, alla mamma Rosa Vittorioso, al fratello Alessandro, a tutti i familiari. Perché una morte così, inaspettata, e nel fiore degli anni è difficile da accettare. Nella concattedrale, per dargli l’ultimo saluto, sono convenuti gli amministratori comunali con il sindaco Giovanni Macrì, ma anche il sindaco di Parghelia Antonio Landro, il gruppo folk Città di Tropea con il presidente Andrea Addolorato, i suoi tantissimi amici.

La messa funebre è stata celebrata da don Ignazio Toraldo Di Francia, coadiuvato dai sacerdoti don Nicola De Luca, don Francesco Sicari e don Salvatore Brugnano. Nella sua omelia, don Toraldo ha ricordato Francesco nei suoi momenti più belli e più generosi. Quando, ad esempio, si recava a stare insieme agli ospiti del Centro di solidarietà don Mottola e trascorreva del tempo insieme a loro. Nella vita, ha detto il prelato, ci sono momenti tristi e difficili, ma anche piccole cose che rendono felici i momenti e sono principalmente questi ultimi che ci sorreggono. Quindi ha affidato l’anima di Francesco alle braccia di don Mottola perché lo accompagni  di fronte al Signore.

Dolore per l’intero gruppo folk Città di Tropea del quale Francesco faceva parte. In silenzio, si sono schierati al lato del feretro, per stare ancora vicino a lui in un ultimo fraterno e caloroso abbraccio.

A lui, con la voce rotta dal pianto, Benedetta Collia, accompagnata da Alberto Romano, ha rivolto l’estremo saluto a nome di tutto il gruppo. «Quando ci lascia un amico, spesso il dolore è pari a quello di un familiare – ha detto – Un amico, soprattutto se accanto a noi da molti anni, diventa un fratello, una sorella. Un amico è chi ci ha visto crescere, cadere e magari ci ha aiutato a rialzarci, insomma è parte di noi. Così, quando lo perdiamo, per sempre,  è terribile e vogliamo che il mondo intero sappia quanto è stato importante per noi, chi era veramente, senza lasciare niente al caso. Senza lasciare che altri parlino di quello che faceva, come si comportava, ma soprattutto vorremmo che tutti sapessero gli aneddoti più divertenti, dolci, quelli che fanno capire quanto importante per noi era quella persona e quanti momenti abbiamo vissuto insieme». Visibilmente commossa, Benedetta ha proseguito il suo addio «Tu eri una persona speciale, un amico speciale, tu eri tutto, gioia, felicità, amore. Avevi tanta voglia di vivere… non è possibile…no! Siamo qui a darti l’ultimo saluto – ha detto ancora – e questo per noi è straziante. Ti sei portato dietro il tuo adorato tamburello quindi adesso intona una bella tarantella e fai vedere a tutti i tuoi angeli che ballerino fantastico eri, sei e sarai per sempre. Fai vedere chi era Francesco Piccolo. Ci auguriamo con tutto il cuore che tu ora possa riposare in pace e possa ritrovare un po’ di serenità. Apri le tue ali adesso angelo nostro e vola più in alto che puoi. Ti vogliamo tanto bene, Checco. Fai buon viaggio. I tuoi fratelli del Gruppo folk Città di Tropea». Addio, prezioso concittadino. Che la terra ti sia lieve.

Vittoria Saccà

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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