Ricordato il filosofo Pasquale Galluppi in occasione dell’ anniversario della sua morte

TROPEA – Un evento simile, nel 13 dicembre, anniversario della morte di Pasquale Galluppi, si è svolto solo nel lontano 1946. Dopo nulla più. A voler ricordare l’illustre figlio di Tropea è stato il sindaco Giovanni Macrì con una manifestazione che si è svolta all’Antico sedile e si è conclusa con la deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento del filosofo che si erge nell’antistante piazza Ercole.

Il primo cittadino ha aperto gli interventi affermando che ha scelto di ricordare Galluppi per alcuni motivi. In primis perché al Liceo classico ha trascorso la sua adolescenza soffermandosi sulle figure che hanno contribuito alla sua crescita, dal preside don Domenico Pantano ai docenti De Mendoza, Allione, Romano, Giuseppe Lo Cane, a Luciano Meligrana suo professore di latino e greco, a don Ignazio Toraldo Di Francia. Poi perché è un impegno già assunto quello di ricordare i nostri  illustri personaggi per evitare che cadano nell’oblio. «Siamo convinti – ha proseguito – che qualsiasi percorso sociale rilevante debba partire dall’eredità di valori consegnata da chi ci ha preceduto. Noi tropeani quest’eredità spirituale ce l’abbiamo ed è consistente, il filosofo Galluppi è sicuramente una parte rilevante di questo patrimonio. Abbiamo il dovere, ed anche il diritto e l’orgoglio, di mantenerne viva la memoria in tutti e di consegnare questo testimone alle giovani generazioni».

La parola è passata ad Ugo Sammartino, presidente del club Rotary che ha parlato delle azioni compiute dal club che negli anni 80 si interessò per portare a Tropea da Napoli, le spoglie di Galluppi. Il club era allora presieduto da Aldo Franzoni il quale, insieme al socio Mughetto e al teologo Pugliese si adoperarono nella città di Napoli per poter portare in città le spoglie dell’illustre cittadino. «L’evento si concluse il 20 luglio del 1980 – ha proseguito Sammartino –  con una messa solenne in cattedrale alla presenza delle più alte personalità. Ora, le spoglie di Galluppi riposano in cattedrale nella navata destra».

Ha di seguito parlato Ottavio Scrugli, presidente della Consulta delle associazioni che si è soffermato sull’importanza del fare memoria. «La memoria storica è un discorso concreto che non deve stare al chiuso. Consiste nell’attualizzare quello che è stato in un percorso senza scopo di lucro». Hanno quindi preso la parola i dirigenti scolastici. Giuseppina Prostamo, dirigente dell’istituto comprensivo don Francesco Mottola, e Nicolantonio Cutuli, dirigente dell’Istituto superiore. Prostamo ha ricordato che uno dei meriti di Galluppi è stato quello d’aver portato in Italia lo studio della filosofia europea, quella kantiana, e la scuola deve riappropriarsi delle nostre radici. Per cui bisogna partire dai grandi della nostra terra e guidare i ragazzi a scoprire i nostri valori perché senza radici non si va da nessuna parte. Cutuli si è associato a tale modello educativo, ha aggiunto che il nome di Galluppi echeggia nelle aule scolastiche ed ha affermato che la memoria storica deve sempre essere percorsa dai docenti. Ha quindi chiamato Beatrice Lento che l’ha preceduto nella dirigenza dell’Istituto superiore. Lento, nel ringraziarlo, ha affermato che il nostro liceo ha formato l’intellighenzia della città con professori di umanità straordinaria. «Galluppi è una luce, un faro che i docenti hanno seguito. Bisogna mantenerne vivo il ricordo».

Luciano Meligrana ha infine parlato della dimensione europea del pensiero galluppiano soffermandosi prima sulla sua formazione aperta alla cultura europea. Poi alla rete di relazioni che Galluppi  riuscì a stabilire, soffermandosi anche sulla filosofia della libertà. Ha anche annunciato l’organizzazione del sesto congresso, a cura del Centro studi galluppiani da lui presieduto, per il 2 aprile del 2020, data in cui cade il 250esimo anno della nascita del filosofo.

La manifestazione si è conclusa con la deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento sito in piazza Ercole.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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