In teatro, in prima nazionale, “La gloria” tratto dall’ultimo libro di Giuseppe Berto

Giuseppe-Berto-739x1024E a Ricadi il dodicesimo cartiglio che ricorda Berto

RICADI – Sarà posizionato nella cittadina che Giuseppe Berto scelse come sua seconda patria, uno dei dodici cartigli che la sua città natale, Mogliano Veneto, ha realizzato nell’occasione del quarantesimo anniversario della morte dello scrittore che avvenne a Ricadi nel 1978.

Nell’importante ricorrenza, Mogliano Veneto lo ricorda con una serie di iniziative dal 22 al 30 ottobre.

Uno degli eventi riguarda la presentazione in anteprima nazionale, il 26 ottobre, della produzione di un adattamento teatrale del suo ultimo libro, “La gloria”, pubblicato proprio nell’anno della sua morte. L’adattamento è stato curato da Nicola De Cilia, scrittore finalista del Premio Berto del 2016, ed insegnante al Liceo cittadino intitolato a Berto, ed è prodotto dal Teatro Busan di Mogliano Veneto, con l’interpretazione di Alberto Fasoli e la regia di Giuseppe Emiliani.

«La gloria, è un’opera che resiste imperterrita al tempo che corre» la  definì Cesare De Michelis, l’editore recentemente scomparso che fu tra i più appassionati studiosi di Berto, e che diede un impulso significativo alla ristampa delle sue opere a partire dal 2014 e che, senza alcuna incertezza, definì Berto, autore del Male oscuro, «il più grande scrittore della seconda parte del Novecento italiano».

Il sindaco di Mogliano Veneto, Carola Arena, così commenta «Per noi questo anniversario è occasione per lasciare un segno concreto nei luoghi della nostra città che furono i luoghi di Giuseppe Berto, perché sia patrimonio di tutti noi e di coloro che nel suo nome e nella passione per le sue opere vorranno venire a Mogliano a capire qualcosa di più del nostro grande scrittore. Per questo scopo abbiamo deciso di apporre nei luoghi citati da Berto nei suoi libri dei cartigli che indicheranno una sorta di percorso Berto».

Il posizionamento di undici cartigli e il loro ideale scoprimento, avverrà il 22 ottobre alle ore 11.00, e darà il via alla settimana di celebrazioni per il quarantesimo anniversario della scomparsa dello scrittore moglianese. Sarà presente anche Antonia Berto, figlia di Giuseppe.

Un dodicesimo cartiglio, invece,  sarà donato alla città di Ricadi, di cui Berto nel “Male oscuro” scrisse che «potrebbe andare bene come luogo della mia vita e anche della mia morte».  Un luogo dove effettivamente Berto visse gli ultimi anni della sua vita e dov’è sepolto. Una relazione, quella tra Mogliano e Ricadi, sviluppatasi per decenni nel nome dello scrittore nella collaborazione per la gestione del Premio Berto, ospitato dai due comuni in alternanza dal 1988, e proprio in questi giorni suggellata da un gemellaggio deliberato dai rispettivi Consigli comunali.

Nell’ambito delle celebrazioni, martedì 23 ottobre, Giuseppe Lupo, scrittore e vincitore del Premio Berto nel 2001, condurrà un incontro con gli ultimi tre vincitori del Premio, Sergio Baratto (2015), Giulia Caminito (2016) e Francesco Targhetta (2017).

Infine si chiuderà col cinema, martedì 30 ottobre, altro territorio nel quale Berto si cimentò come sceneggiatore, con la proiezione di “Il cielo è rosso” di Claudio Gora, tratto dall’omonimo romanzo di Berto.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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