Premio Berto 2018: La cinquina finalista

image005Il vincitore della XXVI edizione del Premio sarà proclamato sabato 16 giugno a Ricadi

RICADI – E il premio Berto continua la sua straordinaria strada incentivando autori che si cimentano nella ancor più straordinaria arte della scrittura. A Mogliano Veneto, dove non è mancata la presenza del sindaco di Ricadi Giulia Russo, la commissione ha indicato la cinquina di opere che si contenderanno il premio finale. Giunta alla sua XXVI edizione, quest’anno la manifestazione finale si terrà a Ricadi il prossimo 16 giugno, in concomitanza con la ricorrenza dei quarant’anni della morte dello scrittore avvenuta il 1º novembre 1978.

Intanto, ecco gli autori e le opere che sono stati selezionati:  Carlo Carabba, con “Come un giovane uomo”, Marsilio Editori; Oreste Lo Pomo, con “Malanni di stagione”, Cairo; Mirko Sabatino, con “L’estate muore giovane”, Nottetempo; Francesco Targhetta, con “Le vite potenziali”, Mondadori; Matteo Trevisani, con “Libro dei fulmini”, Atlantide.

Queste le cinque opere selezione su ben circa sessanta opere prime presentate dalle case editrici italiane e selezionate dalla Giuria. Sono tutte di narrativa, com’è peculiarità del Premio Berto che, in nome dello scrittore “veneto-calabrese”, entra nel suo secondo quarto di secolo mantenendo invariata la propria formula di premio riservato esclusivamente a scrittori esordienti, conservando quel ruolo di talent scout iniziato nel 1988.

«Questa edizione – affermano gli organizzatori – registra la presenza, tra i partecipanti, di numerosi piccoli editori indipendenti, molti del Sud, che competono con i loro esordienti al fianco di tutte le grandi case editrici nazionali. Inaspettatamente, solo un libro su quattro ha un’autrice donna, mentre nella precedente edizione erano quasi al 50 per cento».  

La Giuria che ha valutato le opere in concorso è presieduta da Antonio D’Orrico, critico e giornalista del Corriere della Sera, e formata da Cristina Benussi, Università di Trieste, Giuseppe Lupo, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, e Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore.

«Proprio nei giorni in cui si alzano alti lamenti sulla qualità delle opere in concorso ai premi letterari e, addirittura, sulla qualità generale della prosa narrativa italiana contemporanea – commenta D’Orrico – mi piace sottolineare (e festeggiare) l’eccezionalità, anche stilistica, dei romanzi che compongono la cinquina finale per l’edizione 2018 del Premio Berto. Cinque esordi di classe assoluta che renderanno difficile e tormentata la scelta del vincitore. I cinque autori selezionati sono tutti meritevoli del massimo riconoscimento. Lo diciamo con soddisfazione e con un pizzico d’orgoglio e pure con il piacere di trovarci in controtendenza rispetto all’opinione comune. In questo senso l’edizione 2018 riprende la lezione del grande scrittore da cui il Premio prende nome e ispirazione: Giuseppe Berto, voce sempre fuori dal coro, maestro di letteratura e di anticonformismo».

Il vincitore sarà proclamato nel corso della finale che si svolgerà sabato 16 giugno a Ricadi, nel giardino della casa che Berto eresse sul promontorio di Capo Vaticano rivolto verso le Eolie e la Sicilia. Al vincitore andrà un premio in denaro di 5.000 euro.

Vittoria Saccà

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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