Quella curva maledetta

TROPEA – Quella curva maledetta miete ancora le sue vittime. Un altro incidente, un altro padre di famiglia a perdere la vita. All’infermiere Salvatore Montesanti, 59 anni, di Nicotera, operatore del 118 che si stava recando al lavoro a Tropea, l’abbraccio di tutta la comunità vibonese. Per quella curva dove perse la vita anche Furchì, dove sono avvenuti oltre cento incidenti, più volte segnalata, nessuno ancora ha inteso prendere provvedimenti. E’ quanto afferma Antonino Valeri, presidente dell’associazione tropeana Paola e Dario che si occupa di sicurezza stradale e referente nazionale dell’associazione Vittime della strada. «Più volte – dichiara – ho fatto presente all’Ufficio tecnico provinciale la pericolosità di quella curva. Più volte ho sollecitato che si prendessero provvedimenti. Ma nessuno ha mai mosso un dito. E’ inaccettabile tutto questo» tuona Valeri e afferma anche di aver richiesto che si rimettesse a posto  la carreggiata ripristinando i guard rail distrutti dai continui fuori strada delle auto che hanno rischiato anche di precipitare giù per la scarpata. Quella curva, che da Monte Poro porta a Caria verso Tropea, è una curva pericolosa che da tempo si segnala per tutelare l’incolumità degli automobilisti, ma sono tutti sordi, dice Valeri e si sofferma su tante altre criticità che ha segnalato all’Ufficio tecnico provinciale. Le rotatorie che si stanno facendo a Parghelia e sulla variante Tropea- Santa Domenica, sono «a dir poco vergognose.  Non c’è nessuna tutela per la sicurezza degli automobilisti.  E poi mi chiedo che motivo c’era fare due rotatorie a distanza di 50 metri l’una dall’altra, per di più senza l’adeguata illuminazione come una rotatoria richiede, ossia con i pali della luce». Valeri non nasconde la sua preoccupazione sul fatto che queste potranno essere causa di incidenti, specie quando aumenterà la presenza degli automobilisti durante la stagione turistica. «Nella rotatoria nei pressi di Parghelia,  – prosegue Valeri – i camion a rimorchio devono addirittura andare sulle aiuole per poter sviluppare il loro raggio di movimento. Ho presentato le mie perplessità in merito, mi auguro che si prendano i giusti provvedimenti, altrimenti devo affermare che sono degli irresponsabili perché quelle rotatorie sono senza nessun criterio di sicurezza stradale». Valeri quindi si sofferma anche sulla galleria della variante Tropea – Santa Domenica, lunga mezzo chilometro e  illuminata da sole cinque lampadine. Anche qui, conclude «situazione vergognosa».

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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