Ad Adelina Luppino

Adelina Luppino

          Adelina Luppino                                                                                                        

E ogni tanto

ti vengo a trovare,

in quella casa

che dividi con Lei,

con la tua cuginetta

Adelina

che da sempre

mi chiama

per un breve saluto,

come fossimo ancora

vicini in quei giochi,

frasi e canzoni

proiettati nell’aria

da una radio

inghiottita dal tempo.

É diversa la casa

ora anche con te.

C’è più luce

più aria

più sole.

C’è profumo d’incenso

profumo d’amore

profumo di pace.

C’è profumo di Lui.

Perché Lui,

nel Suo abbraccio d’eterno,

Vi ha adagiate su un cuore,

nel Suo.

Vittoria Saccà

(27 gennaio 2018)

__________ 

Dal sito “Santi e Beati”:

ADELINA LUPPINO

Adelina nasceva il 29 – 12 – 1964 a S. Eufemia d’ Aspromonte (RC).
Ha ricevuto il battesimo, il giorno di Pasqua del 1965, nella parrocchia di S. Eufemia V.e M.
All’età di due anni ha già cominciato a capire e a convivere con l’angoscia per la malattia di papà, per il quale rivolgeva a tutti i santi preghiere.
Ha ricevuto la prima comunione nel santuario di Pompei.
Frequentava ancora la quinta elementare quando sulla famiglia si è abbattuto quel dolore immenso della morte di papà.
Da quel giorno tante cose sono cambiate. Adelina ha riposto non solo i giochi, ma anche il grembiulino blu che si usava a scuola per indossare i vestitini neri. Portò il lutto come una donna saggia.
L ‘altra grande famiglia è stata per Lei la comunità parrocchiale; è cresciuta all’ombra della chiesa; ha trovato tanti amici, ma soprattutto ha ricevuto e alimentato la sua fede: questo grande dono che l’ha accompagnata per tutta la vita.
È stata un’attivissima educatrice all’interno dell’ACR parrocchiale. Come animatrice ha seguito molto il settore dei giovanissimi, i ragazzi dai 14 ai 17 anni, età in cui, dopo aver ricevuto i sacramenti della comunione e della cresima, si tende spesso ad allontanarsi dalla parrocchia. Con attività ludico-ricreative tendeva a tenerli uniti. Frequentava i campi scuola dell’ACR e non mancava mai agli incontri interparrocchiali, perché li considerava momenti di crescita formativa.
Per 10 anni ha collaborato alla redazione del giornalino parrocchiale “ La nostra voce “ dove non mancava mai un suo articolo.
La messa domenicale era per Lei un momento molto importante, era veramente consapevole dell’incontro con Cristo e si preparava nel migliore dei modi.
Ha conseguito il diploma di ragioniera presso l’ istituto tecnico commerciale di Palmi.
Si è laureata in Scienze Economiche e Sociali, AA 1987/88 ,all’ Università della Calabria, a Cosenza.
Dopo la laurea l’aspettava l’ingresso nel mondo del lavoro che purtroppo, nella nostra amata terra, è ancora più difficile.
Sono cominciati per Lei i duri distacchi, prima a Monza, poi a Saronno, dove si è dedicata all’insegnamento.
Successivamente è stata assunta, in una società d’ingegneria a Torino. Gli anni trascorsi a Torino sono stati tra i più duri. La distanza era notevole e sentiva che si affievoliva il contatto con il paese.
Dopo quattro anni decise di licenziarsi, affermando che: “bisogna lavorare per vivere e non vivere per lavorare, io torno a casa, Dio non mi abbandonerà “.
E’ tornata nella sua S. Eufemia, dove si sentiva appagata dalla famiglia, dagli amici e soprattutto dalle attività della parrocchia.
In quegli anni nasceva in paese l’Agape, associazione di cui Lei andava fiera. Ha sempre cercato di dare il suo contributo di idee e d’iniziativa e partecipava alle relative attività che l’arricchivano e l’appagavano.
Purtroppo non è riuscita a trovare alcun lavoro, nonostante la sua esperienza, e questo è stato motivo di grande rammarico, perché Lei non avrebbe mai e poi mai lasciato S. Eufemia, se avesse avuto un impegno lavorativo.
Si trasferì a Fiuggi nel 1999 e cominciò a lavorare come responsabile amministrativa di una società d’ingegneria.
A Fiuggi collaborò anche con l’associazione S. Damiano, che sostiene dei progetti di cooperazione con il Madagascar.
A Fiuggi conobbe più da vicino il gruppo dell’UNITALSI della sezione romana laziale. Cominciarono così i suoi viaggi come sorella d’assistenza sul treno bianco per Lourdes e Loreto; con un sorriso smagliante andava incontro agli ammalati ed aveva la battuta pronta per strappare loro un sorriso. Andava a pregare alla Grotta da sola sempre tardi,dopo aver finito tutti i servizi. Il suo impegno con gli ammalati non si limitava al viaggio, spesso li andava a trovare a casa, perché diceva che per loro è importante anche vedere un volto amico.
Aveva cominciato a collaborare a un progetto dell’UNITALSI che aveva come fine quello di realizzare due sale dentistiche pediatriche a Betlemme, presso l’orfanotrofio per bambini palestinesi.
Nel Febbraio 2006, mentre si preparava con grande entusiasmo al pellegrinaggio in terra santa, cominciarono a farsi sentire i primi assalti di quel male subdolo, che era in agguato. La diagnosi è stata spietata e Lei ne è venuta subito a conoscenza, ma ha visto in questo evento il disegno di Dio e lo ha accettato con grande serenità d’animo. Durante la malattia ha voluto sempre attorno parenti ed amici. Cercava tutti per vivere nella gioia i giorni che Le restavano, il suo trapasso è avvenuto, il 27-1-2007.

(In Paradiso, ci sono più Santi di quanti noi, poveri mortali, possiamo immaginare! V.S.)

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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