Il colonnello Pasquale Romano di nuovo ad Amatrice

colonnello-pasquale-romanoTROPEA – Era già stato ad Amatrice, insieme ad una delegazione del Sovrano Ordine di Malta, il colonnello Pasquale Romano, coordinatore del raggruppamento Calabria dei volontari del Cisom.  Si era recato al fine di visitare le zone terremotate e  salutare i volontari del Cisom Calabria, presenti in quelle zone dal primo settembre per portare aiuto e sollievo alla popolazione. La presenza dei volontari calabresi è stata di grande aiuto e lo è tuttora poiché sono impegnati sia con i vigili del fuoco che si recano nella zona rossa della città per puntellare le mura pericolanti, sia all’interno dell’amministrazione comunale nella compilazione degli atti amministrativi, dato che  mancano organicamente il 46% dei dipendenti, dopo il forte sisma del 24 agosto.

Il colonnello Romano, che ha anche incontrato il sindaco Sergio Pirozzi, è ritornato ad Amatrice perché richiamato data la sua esperienza in merito a situazioni del genere. In effetti, nella sua lunga e impegnativa carriera, è stato in servizio in tante zone colpite dal terremoto, come a Gemona del Friuli nel 1976, dove ha gestito due campi ed stato,  poi, insignito della medaglia al merito per il suo operato. Nel 1980 è stato in Irpinia controllando le attività di soccorso in tre comuni, ossia Auletta, Caggiano e Pazzillo meritando la medaglia d’argento al valore civile e insignito poi di medaglia per la partecipazione.  

E’ in possesso dell’attestato di operatore di defibrillatore e sono note le sue campagne per la divulgazione e l’uso negli uffici e nelle scuole. Come coordinatore del raggruppamento Cisom, si è continuamente impegnato in varie eventi di soccorso a Lampedusa, dove gli sbarchi di disperati sono frequenti.  Quanto prima avrà rilasciato il brevetto di volo per aerei ultraleggeri. Ma nel nostro colloquio, cogliamo la sua preoccupazione per il fatto che non vi sono in atto azioni volti alla messa in sicurezza del territorio in caso di calamità sismiche. Né programmi di piani di emergenza in situazioni simili.

Ci ricorda, in proposito, il rapporto Barberi,  dal  titolo  “Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia Orientale”. Tre volumi, pubblicati tra 1996/97, ma completamente ignorati dalla maggior parte degli amministratori. Certo, dopo tanti anni, il rapporto Barberi potrebbe essere superato, ma non è detto che possa esserlo completamente.

Ad ogni modo, il colonnello Romano, senza peraltro affermarlo apertamente, è come se lanciasse un appello affinché, chi di dovere,  pensi per tempo a trovare il sistema per mettere in sicurezza il nostro territorio, case, palazzi, scuole, uffici, quindi in grado di resistere e sopportare un evento sismico di forte intensità, che potrebbe verificarsi all’improvviso. Anche perché non è possibile prevedere né dove, né quando,  eventi di questo genere potrebbero verificarsi. Bisogna solo essere preparati. Si è nelle nostre zone?  

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

Lascia un commento