Leggere & Scrivere a Tropea

wp_20161005_19_52_20_proTROPEA – Il Tropea Festival Leggere & Scrivere, anche qui, nella città che gli dà il prestigioso nome, sta regalando momenti particolare ai cittadini, e soprattutto agli studenti dell’Istituto Superiore diretto da Beatrice Lento che sono coinvolti a tutto campo sia nell’organizzazione, che nell’accoglienza. Ed è infatti grazie all’intuizione della dirigente se il festival, nell’edizione di questo 2016, può far sentire il suo alito di cultura anche nella città perla del Tirreno. E’ in virtù di un protocollo d’intesa che l’Istituto ha sottoscritto con il Sistema Bibliotecario Vibonese organizzatore del festival, se si stanno realizzando gli eventi concessi. Il primo, avvenuto nel chiostro Peppino Impastato dello scientifico “Fratelli Vianeo”, ha visto la presenza del giornalista Piero Badaloni autore del libro “In nome di Dio e della patria”. Intervistato da Alessandro Russo, si è entrato nel merito di ciò che nel libro viene raccontato. Ossia della vicenda di 300 mila bambini strappati ai genitori naturali negli anni in cui imperversava la dittatura franchista in Spagna. Storie che hanno interessato molte madri prima degli anni 80, ma anche dopo, a dittatura finita. Si è parlato anche del documentario nel quale 261 madri reclamano i loro figli spariti nel nulla. Il merito di Badaloni, è stato detto, è quello di raccontare una storia in modo complessivo, entro il contesto di una dittatura ma anche in quello delle follie di carattere genetico.

Presente anche Antonio Padellaro,  questi si è soffermato sulla legge dell’oblio dopo la dittatura di Franco, toccando anche la Germania che grazie a questa legge, dopo la caduta del nazismo ha voltato pagina, e l’Italia dove invece l’8 settembre è ancora come una ferita aperta. Con la scrittrice Paola Bottero, il discorso si è spostato sui bambini che oggi arrivano naufraghi sulle nostre coste. Molti senza famiglia, molti spariti non si sa dove. Sembra, pertanto, una storia destinata a ripetersi, in contesti diversi ma con gli stessi protagonisti innocenti, i bambini.

Straordinarie, poi, le  interpretazioni  dell’attrice Rossana Colace che con la  recita de “Il rumore del tango” prima e la lettura dei brani del libro dopo, ha emozionato tutti, mettendo in evidenza, tra l’altro, le sue alte capacità interpretative. La prima serata si è conclusa con un elegante e gustoso buffet preparato dagli studenti dell’Alberghiero.  

Nella mattinata di ieri, invece, all’Affaccio di Largo Galluppi, è stato  il cantautore Peppe Voltarelli a rendere omaggio alla terra di Calabria con la sua voce e la sua chitarra. Omaggio ad  una terra che si ama, da dove si scappa ma dove si vuole tornare, perché è come ritornare alla casa paterna. Una terra in cui i giorni sono sempre chiari e non servono neanche i lampioni. Il Tropea Festival Leggere & Scrivere proseguirà oggi, alle ore 18,00, nella sala Thalassa dell’Alberghiero, dove sarà presente la blogger Francesca Sanzo, intervistata dal giornalista Giovanni Caldara. Si  parlerà del suo “102 chili sull’anima” con l’intervento anche dell’attore Francesco Carchidi.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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