Festa del donatore

avisTROPEA – Si è svolta, in una delle tante sale dell’hotel Tropis, la festa del Donatore che fa capo all’associazione di volontariato Avis. A moderare l’intera cerimonia è stata Caterina Forelli, presidente della sezione Avis tropeana che, quest’anno, ha raggiunto i suoi dieci anni di attività. Dieci anni che Forelli ha inteso omaggiare con due giorni di festeggiamenti. Il primo, con giochi per bambini, con la proiezione del corto metraggio sulla donazione del regista Enzo Carone e con l’importante presenza del duo Battaglia e Miseferi che si sono esibiti sul palco di piazza Vittorio Veneto. Il secondo giorno, invece, dopo una messa seguita in cattedrale, un momento vissuto insieme con tutti i donatori, con i presidenti di tutte le altre sezioni della provincia, e con molti rappresentanti delle istituzioni.

Caterina Forelli, nel dare il via alla manifestazione, ha sottolineato che la sezione è in regola con quanto richiesto dalla nuova normativa, ottenendo pertanto l’accreditamento. I protagonisti della sezione, ha detto inoltre, sono i donatori col semplice gesto di porgere il braccio. Ha evidenziato che in questo 2014 è stato superato il numero dell’anno scorso con ben 460 donazioni ed ha auspicato che si possa donare ancora di più. Si è passato ai saluti con i rappresentanti dell’amministrazione comunale che ha visto la presenza del vice sindaco Domenico Tropeano, del presidente del consiglio Sandro D’Agostino, dell’assessore alle Politiche sociali Rosalia Rotolo, dei consiglieri Nino Valeri, Caterina Strano. Tropeano ha ringraziato Forelli per il suo profondo impegno ed ha sottolineato che il problema della donazione dipende da una mentalità culturale legata ad un passato arcaico. Rotolo ha invece detto che donare il sangue affinché gli altri possano stare bene, è come costruire un futuro migliore per tutti quanti noi. L’assemblea ha ricevuto i saluti anche del sindaco di Parghelia Maria Brosio che ha sottolineato le parole espresse da don Ignazio Toraldo, ovvero “l’uomo ha scoperto la bellezza del donare”. La parola è passata poi a Giuseppe De Bella, capo del distretto sanitario di Vibo Valentia, che ha portato i saluti del Dg ed ha ringraziato tutti i volontari sottolineando che “ciò che è importante, è l’animo e il sentimento che i volontari ci mettono”; per i dieci anni della sezione tropeana, ha ringraziato i fondatori e tutti coloro che si sono adoperati per la sua crescita. Sono intervenuti, quindi, Maurizio Greco, direttore del CSV di Vibo Valentia che ha portato i saluti del presidente Roberto Garzulli, la presidente dell’associazione Emodializzati e trapiantati, quindi è stata la volta dei presidenti comunali. Ha preso poi la parola Cecilia  De Marco, rappresentante dell’Avis Calabria provinciale che ha espresso stima e affetto per tutti i donatori ed ha incoraggiato le sedi che non hanno ottenuto l’accreditamento sottolineando che le donazioni possono continuare ad essere effettuate grazie all’autoemoteca che sarà messa a disposizione. Per l’Avis Calabria regionale ha preso la parola il vicepresidente Biagio Cutrì. Nell’occasione dei festeggiamenti per i dieci anni, Cutrì ha voluto ricordare “quell’afoso 9 luglio del 2004” quando lui, insieme a Giuseppe Russo e al compianto Armando Crupi, hanno siglato il primo documento per la sezione in Tropea. Dopo Russo, il testimone è passato a Forelli, ed oggi la sezione Avis tropeana si attesta ai vertici. Ha quindi chiesto un minuto di silenzio alla memoria di Crupi che, tra l’altro, ha firmato anche la prima convenzione con la provinciale di Vibo, terminato con un applauso e un “grazie Armando”. Cutrì, infine, ha esortato tutti ad impegnarsi per diffondere la cultura della donazione.

La manifestazione è proseguita con la consegna delle medaglie e dei diplomi ai volontari donatori. Tra i tanti, incontriamo Antonio Piserà il quale ci confida che nella sua famiglia la cultura della donazione del sangue affonda radici lontane. Donatore il padre, donatore anche il nonno che negli anni trenta, per donare il sangue, prendeva la littorina per raggiungere Catanzaro. Incontriamo anche Francesco Landro che è stato insignito del distintivo d’argento per le sue tante donazioni. Insomma, una bella realtà vissuta da tutti i donatori Avis che si dipana nel silenzio dei giorni, perché donare il sangue è come donare un po’ di se stessi,  e chi dona se stesso lo fa solo se lo sente nel cuore e nell’anima. Un grazie a tutti quanti.

 Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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