Nel ricordo del Venerabile don Francesco Mottola

A Panaia, la notte di luce

TROPEA – Il 29 giugno di questo 2013, si celebrano 44 anni della morte di don Francesco Mottola, l’amato sacerdote tropeano che condusse tutta la sua vita in odore di santità. Ad alimentare le sue giornate vi era un amore verso Dio, e quindi verso il prossimo di qualsiasi estrazione sociale, vissute nell’ardente desiderio di vivere secondo la volontà del Padre celeste, per poter, un giorno,  sedere al suo fianco per l’eternità. Nato il 3 gennaio del 1901, cessò il suo impegno terreno il 29 giugno del 1969.  In 68 anni di vita, non fece che portare ovunque gli insegnamenti del vangelo, non solo a parole, ma soprattutto con le azioni. Amando e pregando, cercando di dare conforto e sollievo ai poveri della società, specialmente a quelli rifiutati, emarginati, ammalati e abbandonati al loro destino. Senza fermarsi mai, neanche di fronte alle difficoltà apportate dalla malattia. Fondò le Case della Carità ela Famiglia Oblatadel sacro Cuore, suddivisa in tre rami. Ovvero i “certosini della strada” che insieme a lui si adoperavano per dare aiuto a chi ne aveva bisogno. Insegnò e scrisse tanto, tra lettere, argomenti di teologia, di filosofia, di poesia e soprattutto il suo straordinario diario. Una vita intensa, la sua. E lasciò in eredità un patrimonio fatto di figli spirituali che oggi continuano la sua opera. Iniziata la causa di beatificazione, il 15 ottobre del 1981, 12 anni dopo la sua morte, gli sono state riconosciute le virtù eroiche. Il Servo di Dio, poi, nel 2007, è stato dichiarato Venerabile e ad oggi si aspetta il responso da parte della Congregazione per la causa dei santi, in Roma, dove, pochi giorni addietro, è stato aperto il plico contenente la documentazione prodotta dal tribunale diocesano circa l’avvenuto “presunto miracolo” a lui attribuibile.  Ci vorrà un po’ di tempo, è vero, ma i suoi seguaci e i suoi innamorati, che sono tanti, aspetteranno con pazienza che don Francesco Mottola possa essere chiamato e adorato come “beato”.

Intanto, i tre rami della Famiglia oblata, nonché i componenti della Fondazione don Mottola presieduta dal diacono Alfredo De Grazia, i gruppi che nel tempo si sono formati, giorno 29, alle ore 19, assisteranno alla solenne celebrazione eucaristica officiata da mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea e da tanti altri sacerdoti. E sarà pressola Concattedraledove, tra l’altro, risposano le spoglie del Venerabile.  

Alle ore 21,15, poi, presso la chiesa della Madonna dei cento ferri di Panaia, il cui parroco è don Felice Palamara, avrà inizio una veglia di preghiera a cui seguirà l’adorazione eucaristica che durerà per tutta la notte. E sarà “la notte di luce”, come afferma don Palamara, perché al centro della vita di don Francesco Mottola vi è sempre stato “Gesù Eucaristico”. Durante la notte di luce, che sarà animata dal gruppo giovani “Faville di speranza”, alle 3 del mattino si reciterà la coroncina della Divina misericordia. La speciale notte terminerà alle 6.30. Per tutto il mese di luglio, poi, sempre nella chiesa della Madonna dei cento ferri, l’adorazione eucaristica si terrà tutti i giorni; inizierà alle 9 del mattino e proseguirà fino alle 18.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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