SI APRE DOMENICA POMERIGGIO LA PRIMA SETTIMANA DELLA CULTURA CALABRESE A CAMIGLIATELLO SILANO

L’inaugurazione nel segno del ricordo

Al presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico l’omaggio dei prodotti della Trinità mediterranea (pane, vino e olio)

 Camigliatello

Tutto pronto a Camigliatello Silano per l’inaugurazione della prima Settimana della cultura calabrese, la manifestazione fortemente voluta dagli editori Demetrio Guzzardi ed Egidio Bevilacqua, che si terrà da domenica 22 a domenica 29 agosto nei locali del Cenacolo di cultura sociale presso la Parrocchia Santi Roberto e Biagio di Camigliatello.

Otto giorni di incontri, visite guidate, escursioni, giochi tradizionali, enogastronomia, presentazioni di libri, musica etnica e le visioni di un’altra Calabria. Puntano su questo gli organizzatori: «C’è un’altra Calabria, bella, libera, che lavora e che da quest’anno desidera pure mostrarsi; se la “bellezza salverà il mondo” perché non proporla pure per la nostra Regione? Ed ecco spiegato il motivo per cui nasce questa manifestazione unica nel suo genere in Calabria. Per 8 giorni proponiamo di “guardare” a tutto ciò che di bello e di positivo c’è nel nostro mondo e poi ripartire con più fiducia e speranza per continuare a far crescere la Calabria che vogliamo».

Le iniziative dell’inaugurazione sono tutte sotto il segno del ricordo, «non si può progettare il futuro, senza conoscere la nostra storia»: verrà ricordato l’ex sindaco di Reggio Calabria, Peppino Reale, parlamentare europeo, intellettuale, iniziatore della casa editrice e della rivista “Parallelo 38”, fondatore dell’Università per stranieri di Reggio Calabria e poi Saverio Basile presenterà il suo ultimo libro «Mattmark. Storia di una tragedia annunciata»; il 30 agosto di 45 anni fa oltre 100 italiani, di cui 7 di San Giovanni in Fiore morirono in Svizzera per il distaccamento di un ghiacciaio mentre stavano lavorando per costruire una diga. E naturalmente anche “Suoni&Visioni” sarà dedicata al ricordo; saranno proiettati le più belle foto del maestro Vittorio Vecchione (Tanti click un unico obiettivo. La Calabria e le sue bellezze) e le musiche di Cataldo Perri ricorderanno i tanti calabresi che in Argentina «non ce l’hanno fatta» come suo nonno Michele.

Le mostre, aperte tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23 propongono: una rassegna di libri dei 17 editori presenti, con una particolarità davvero rilevante, per l’intera Settimana della cultura calabrese tutti i volumi esposti avranno un solo prezzo al pubblico: 5 euro e per ogni 4 libri acquistati si riceverà in omaggio una bottiglia di vino calabrese; da qui il titolo “Librodivino”; e poi la bellissima mostra, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Cosenza e il gruppo su Facebook “Il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza” fondato da Massimo Veltri, «Cosenza nei primi anni del Novecento nelle cartoline della “Cronaca di Calabria”», che fa vedere la città bruzia tra gli anni 1910-1930; un’anteprima della mostra itinerante «Santi, santità e santini di Calabria» e poi le esposizioni di tessuti d’arte della Bottega storica del cav. Mario Celestino e gli strumenti musicali del maestro liutaio Francesco Pignataro di Bisignano; ed ancora le interpretazioni pittoriche di Gabry Coscarella (Quel volume… che mi piace tanto).

A tagliare il nastro inaugurale il presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Talarico, a cui verranno donati i prodotti della Trinità mediterranea: il pane (quello di Cuti di Rogliano, che si fregia del titolo “il pane più buono d’Italia”), il vino (dell’azienda vinicola Mangone di Mandatoriccio) e l’olio biologico (dell’oleificio Gabro di Lauropoli); ma come ogni festa non possono mancare i dolci, ed ecco la degustazione della “Torta Telesio” (fatta con farina di lupini, come dicono documenti del Cinquecento cosentino) della premiata ditta Renzelli di Cosenza. Il momento inaugurale sarà accompagnato dalle note della Banda municipale di Spezzano della Sila e dall’esibizione dei “clown” dell’Associazione di volontariato “GianMarco De Maria”, perché come ama dire l’editore Guzzardi «la vera cultura è quella del cuore».

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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